Dale è un professore che affronta un periodo buio nella sua vita e decide di prendersi un anno sabbatico ed andare nella fattoria dove ha trascorso la sua infanzia, il così chiamato “Angolo Allegro“. Non potrebbe mai immaginare come andrà a finire quell’inverno terrificante.
L’inizio di questo romanzo è un po noioso e poco scorrevole, però nel secondo capitolo viene fuori il lato oscuro del racconto. Direi che non è raccomandato leggere questo libro prima di andare a letto per le persone facilmente impressionabili. 🙂
Partendo dai racconti al suo psicologo si cominciano a risvegliare le paure più nascoste e infantili dei lettori, tipo mostri sotto il letto e fantasmi vari.
Arrivato alla fattoria iniziano i problemi e le paure. La casa è senza dubbio infestata, però il protagonista cerca tutte le spiegazioni scientifiche e ragionevoli per le cose che succedono. Di notte tornando a casa vede la luce del secondo piano accesa, che è completamente isolato, e decide di dormire fuori. Comunque sia, con l’arrivo dell’alba il paranormale sembra un’ipotesi assurda. Il terrore non si limita alla “casa stregata”, ma va anche fuori le mura, con dei punk che lo inseguono e uno sceriffo che non è altro che il vecchio bullo della scuola!
La storia è un misto di situazioni spaventose e paure che combina il paranormale come fantasmi e cani infernali con la cattiveria umana e infermità mentale.
Mi è piaciuto molto leggere “azioni della vita quotidiana” ed essere colta di sorpresa da colpi di scena che mi hanno letteralmente fatto venire la pelle d’oca. Questo non succede solo al principio del viaggio, ma anche quando sembra che il personaggio riesce a venire fuori da questo pasticcio terrificante.
Penso che lo scrittore sia stato in grado di scrivere un’opera molto complessa, che manda in confusione il protagonista e anche il lettore, in quanto non si capisce più dov’è e se c’è un limite tra realtà e finzione.
Questo libro mi ha entusiasmata tantissimo, però se potessi riscrivere il finale, scriverei semplicemente “C’è posta per te.”
Rispondi